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Veritatis Diaconia n. 20
Indice N. 20, Anno X (2024)
Editoriale, p. 3
Filippo Ramondino, Il Beato Francesco MottolaModello e maestro d’orazione, p. 7
Letterio Festa, La Quaresima, il digiuno e la Bolla della Crociata tra XVII e XIX secolo nella Piana di Gioia Tauro, p. 15
Riccardo Renzi, La corte cardinalizia di Fossombrone, p. 33
Beniamino Di Martino, L’ideale della “felicità pubblica”: dai Lumi al Terrore, p. 41
Philipp Bagus, Javier Milei e la “battaglia di Davos”, p. 55
Recensioni e Segnalazioni, p. 59
- La Dottrina sociale della Chiesa da Leone XIII a Pio XII [Gianandrea de Antonellis]
- Joseph de Maistre, Alle origini della mentalità rivoluzionaria [Luigi Vinciguerra]
- Arrigo Boito, Il Libro dei versi [G. de Antonellis]
- Richard Wagner, L’ideale di Bayreuth [L. Vinciguerra]
- Adriano Prosperi, Missionari. Dalle Indie remote alle Indie interne [Mariagrazia Rossi]
- «Fuego y Raya. Revista semestral hispanoamericana de historia y política» [Iñigo Santander]
Veritatis Diaconia n. 19
Indice N. 19, Anno X (2024)
Editoriale. p. 5
Antonio Caragliu, Dal marxismo al relativismo. Joseph Ratzinger: segno di contraddizione politicamente scorretto, p. 9
Stefano Carusi, Lo Stato pontificio e i corpi intermedi, p. 19
Giuseppe Carioti, Il Concilio Vaticano II e la riforma liturgica post-conciliare, p. 39
Beniamino Di Martino, La parola “rivoluzione” nel vocabolario politico e sociale, p. 55
Javier Milei, La condanna del profitto è la via maestra verso la povertà, p. 67
Recensioni e Segnalazioni, p. 73
- Juan Vázquez de Mella, Testi di dottrina politica [Gianandrea de Antonellis]
- Luis de Mon y Velasco, Conte del Pinar, Il diritto di Carlo VII al Trono di Spagna [Luigi Vinciguerra]
- Marco Menin, Il sole nero dei Lumi. Sade filosofo [G. de Antonellis]
- Martin Mosebach, Eresia dell’informe. La Liturgia romana e il suo nemico [Pier Francesco Bello]
- Marco Ottaiano, «Un modo di sentire la realtà». La traduzione dallo spagnolo letterario [G. de Antonellis]
- Edoardo d’Asburgo-Lorena, Vivere da Asburgo [L. Vinciguerra]
- Elena Bianchini Braglia, Mazzini all’origine della dissoluzione [L. Vinciguerra]
- Lisa Bergman, Il tesoro della Tradizione [P. F. Bello]
- Camillo Tutini, De’ pittori, scultori, architetti, miniatori et ricamatori napolitani e regnicoli [G. de Antonellis]
- Sentieri della logica e responsabilità dell’intelligenza. Il pensiero filosofico di Michele Malatesta [L. Vinciguerra]
- Danilo Quinto, La porta stretta [L. Vinciguerra]
- Domenico Anfora, L’eroe di Gaeta. Francesco Saverio Anfora di Licignano [Attilio Conte]
- «Fuego y Raya. Revista semestral hispanoamericana de historia y política» [I. Santander]
La proposta 37
Pubblichiamo un estratto dal Libro décimo. Fragmentos de la época del Apocalipsis (2005), ultimo tomo della Decalogía o Saga del Apocalipsis di padre José Antonio Fortea, che ringraziamo per aver messo a disposizione il suo scritto (cfr. http://www.fortea.ws/), particolarmente interessante per i suoi aspetti giusfilosofici.
La proposta 37
di Padre José Antonio Fortea
15 ottobre 2198.
Sul display del pilota dell’aereo del senatore Ullendorf si accese un piccolo indicatore giallo: stavano entrando nel settore 4 del Foro di Roma. L’aereo entrò in un corridoio aereo limitato. Davanti agli occhi del pilota, rilassato ma attento, i grattacieli di otto grandi multinazionali si alzavano fino a toccare le nuvole. Queste otto megastrutture scalavano il cielo, mostrando Urbi et Orbi la potenza delle società che le avevano erette. Quel gruppo di edifici, come un gruppo di cime che si ergono in mezzo alla foresta di grattacieli, erano un monumento a se stessi.
Veritatis Diaconia n. 18
Indice N. 17, Anno IX (2023)
Editoriale, p. 5
Miguel Ayuso, La filosofia “di” Marcel De Corte, p. 9
Filippo Ramondino, Appunti per una storia delle donne nella Chiesa locale e l’opera della Beata Armida Barelli, p. 21
Mariagrazia Rossi, L’egocentrismo cristiano e le scoperte geografiche, p. 37
Beniamino Di Martino, Ancora sul fusionismo elettorale libertario, liberale e conservatore, p. 49
Rivo Cortonesi, Cristiani (e libertari) di fronte alla legge dello Stato, p. 73
Recensioni e Segnalazioni, p. 79
- Diego B. Panetta, Dante figlio della Chiesa, padre dell’Impero [Luigi Vinciguerra]
- Frederick D. Wilhelmsen, La estructura paradójica de la existencia [Iñigo Santander]
- Gaetano Masciullo, La tiara e la loggia. La lotta della massoneria contro la Chiesa [Gianandrea de Antonellis]
- Tim Pat Coogan, Storia delle origini dell’IRA [G. de Antonellis]
- Juan Fernando Segovia, Los derechos humanos. Individualismo, personalismo y antinaturalismo
- Juan Fernando Segovia, La política natural. Gobierno de lo temporal y orden sobrenatural
- Experiencia, doctrinas políticas y derecho público. La lectura histórico-filosófica de Juan Fernando Segovia, a cura di Miguel Ayuso[I. Santander]
- Miguel Ayuso, Moral, ética pública y política
- Miguel Ayuso, La disolución de la política en la era del poshumanesimo[G. de Antonellis]
- Antimodernidad y clasicidad, a cura di Miguel Ayuso [I. Santander]
- «Fuego y Raya. Revista semestral hispanoamericana de historia y política» [I. Santander]
- Stefano Fontana, La Dottrina politica cattolica [G. de Antonellis]
- Waldganger, Covid 19(84) [Attilio Conte]
- James Wyllie, Hermann & Albert Göring. Il nazista e il ribelle [A. Conte]
- Francesco Avanzini, Piccolo dizionario della neolingua [A. C.]
- Luciano Pranzetti, Dantiana [G. de A.]
Il bacio di Tosca
Il bacio di Tosca
A Don Marco Mascia, ispiratore
– Posso domandarle, Altezza, che cosa ha provato durante la famosa visita di Hitler a Napoli?
L’ex regina non rispose immediatamente, ma aspirò a lungo da una sigaretta e quindi emise una densa nuvola di fumo, nella quale fissò lo sguardo senza mai cercare quello dell’interlocutore.
– Sono stata costretta a pranzare con lui, addirittura a sedermi alla sua destra (che in teoria sarebbe dovuto essere un grande – anzi un enorme – onore) e per tutto il pranzo ho tenuto lo sguardo fisso sulle mie stoviglie per evitare di guardarlo, di incrociare i suoi occhi. Le poche volte in cui non ne ho potuto fare a meno, lo ho trovato ripugnante. Per sentirmi occupata, continuavo ad accarezzare il coltello alla destra del piatto: se fosse stato più acuminato – mi dicevo – avrei potuto cercare di ucciderlo.
Guardava le volute grigiastre che si andavano dissolvendo, quasi a voler scrutare l’evolversi di un possibile passato alternativo, come si cerca di discernere l’orizzonte – già ben noto – in una giornata brumosa. Chissà quante volte aveva ripensato a quella possibilità!
– Se così fosse stato, avrei salvato il Paese dallo sciagurato ingresso in guerra. Avrei salvato milioni di vite in Europa. E la monarchia in Italia.
Quel dimenticato intellettuale di nome Antonio Jamalio
Profilo dello storico e letterato autore de “La Bella Dormiente”
di Giacomo de Antonellis
Nato in Lucera 26 luglio 1856, si spense l’11 luglio 1949 a Roma ove si era ritirato da pensionato: visse dunque 93 anni di cui soltanto un terzo a Benevento che però adottò come patria per fascino e cultura. Questo fu Antonio Jamalio, autore di un’eccelsa opera sul territorio, La Regina del Sannio, studioso e docente di letteratura, fondatore della prima Società storica del Sannio. Un intellettuale che la città ha obliato ingiustamente ma che la vera cultura non può dimenticare. Non occorre una targa di strada (tra l’altro mai concessa) per restare nella Storia.
Veritatis Diaconia n. 17
Indice N. 17, Anno IX (2023)
Editoriale, p. 3
Antonio Tripodi, Gli Ordini religiosi in Calabria. Il Francescanesimo a Monteleone , p. 7
Appendice documentaria sul Convento dei Riformati , p. 41
Giovanni Formicola, La proprietà privata, lo Stato centralista e la carità politica In risposta alle domande di un amico , p. 45
Beniamino Di Martino, A proposito di fascismo. Discutendone con Perfetti e Orsina, p. 55
Paolo L. Bernardini, Sheltered life. Un ritratto di Johannesburg e della Repubblica Sudafricana, p. 71
Elena Vigliano, Crescita economica Italia Criticità, possibili soluzioni e una visione alternativa, p. 85
Recensioni e Segnalazioni, p. 93
- S. Alfonso Maria de’ Liguori, Storia delle Eresie colle loro confutazioni [G. de Antonellis]
- Barroco e Hispanidad. Perfiles jurídico-políticos, a cura di Miguel Ayuso [Iñigo Santander]
- Rudi Di Marco, L’intelligenza del diritto [G. de Antonellis]
- Rudi Di Marco, Diritto e “nuovi” diritti [G. de Antonellis]
- La Saga di Teoderico di Verona [G. de Antonellis]
- Giorgio Enrico Cavallo, Napoleone ladro d’arte. Le spoliazioni francesi in Italia e la nascita del Louvre [L. Vinciguerra]
- Adolf Eichmann, Chi sono e ciò che ho fatto. Le registrazioni di Eichmann: Il mio ruolo nella soluzione finale [A. Conte]
- Oswald Mosley, La mia vita [A. Conte]
- Luca Radius, All the beauty and the bloodshed & all the rest. [A. Conte]
- «Fuego y Raya. Revista semestral hispanoamericana de historia y política», n. 24 (ottobre 2022) [I. Santander]
Veritatis Diaconia n. 16
Indice N. 16, Anno VIII (2022)
Editoriale. p. 5
Rossella Pastore, I cristiani di fronte allo Stato Leviatano, p. 7
Emanuele Rossi, La metafisica antinomica dei totalitarismi e la soluzione politica della “primitiva libertà” in Hannah Arendt, p. 43
Gaetano Masciullo, Il Peccato Originale Una sintetica presentazione teologica, p. 55
Ivo Musajo Somma, Carlo d’Asburgo (1887-1922) A cento anni dalla morte dell’imperatore santo, p. 69
Beniamino Di Martino, La controversa natura del fascismo. A 100 anni dalla Marcia su Roma, p. 77
Recensioni e Segnalazioni, p. 89
- Julio Alvear Téllez, Drama del hombre, silencio de Dios y crisis de la historia: la filosofía antimoderna de Rafael Gambra [Gianandrea de Antonellis]
- Miguel Ayuso, ¿El pueblo contra el Estado? Las tensiones entre las formas de gobierno y el Estado [G. de Antonellis]
- Clemente Solaro della Margarita, Questioni di Stato[Luigi Vinciguerra]
- «Un des livres le plus précieux». Il fascicolo soppresso dell’Antologia (gennaio 1833)[L. Vinciguerra]
- Roberto Pecchioli, George Soros e la Open Society. Il governo dell’oligarchia finanziaria [G. de Antonellis]
- Política y derecho ante la laicidad contemporánea[Iñigo Santander]
- Charles Garnier, Diario dell’assedio di Gaeta 1860-61[Attilio Conte]
- Nicola Bux, La Riforma di Benedetto XVI. La liturgia tra innovazione e tradizione [Pier Francesco Bello]
- Miguel Ayuso, El derecho público cristiano en España (1961-2021). Sesenta años de la Ciudad Católica y la Revista «Verbo» [I. Santander]
- Eduardo Andrades Rivas, El ocaso del Reino. Origen del mito fundacional de la República de Chile [I. Santander]
- Danilo Castellano, El derecho entre orden natural y utopía [I. Santander]
- Angelo Paratico, Mussolini in Giappone[L. Vinciguerra]
- Adel Beshara, Sarkis Abu Zeid, Antoine Francis, Nel nome di Dio. Hilario Capucci. L’arcivescovo cattolico che armò Arafat
- Aurelio Porfiri, Non nova, sed noviter. I quattro pilastri della tradizione [A. Conte]
- «Fuego y Raya. Revista semestral hispanoamericana de historia y política», n. 23 [I. S.]
- Notizie storico-genealogiche della Famiglia Celentani [G. de A.]
Il Crocifisso di Ferdinando IV
Il Crocifisso controrivoluzionario di Ferdinando IV
Durante la rivoluzione napoletana del 1799 gli invasori francesi e i giacobini locali imposero nelle varie città e cittadine del Regno gli “alberi della libertà”, simboli paganeggianti della religione che, nelle loro intenzioni, avrebbe dovuto soppiantare il Cristianesimo. Appena fu possibile, la popolazione abbatté tali simboli e Ferdinando IV, ritornato sul trono di Napoli, volle donare in tutto il Regno vari Crocifissi, dipinti su legno a grandezza naturale, da erigersi ad espiazione del sacrilego “albero”.
Nel 2021 il Dott. Luigi Esposito, Socio corrispondente dell’Accademia di Scienze Forestali, ha segnalato la presenza di uno di questi Crocifissi in un deposito della cattedrale di Castellammare e promosso il suo restauro, effettuato dalla Dott.ssa MariaConsiglia Stile, grazie all’intervento della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, e in particolare del Delegato, Marchese Manuel de Goyzueta, e del Segretario Generale, Ing. Gionata Barbieri.
Quindi, dopo tanti anni di oblio, il Crocifisso è stato nuovamente esposto alla venerazione dei fedeli, per interessamento dell’Arcivescovo, Mons. Francesco Alfano; del Parroco della Cattedrale, Don Antonino D’Esposito; del Direttore dell’Ufficio Beni Culturali, Don Pasquale Vanacore.
© Foto di Giovanna Lombardo
Casalduni e le sue chiese
Raffaele Muscaritolo, Casalduni e le sue chiese, Iuorio, Benevento 2022, p. 106
Posta nell’alta Valle del Tammaro, nascosta tra colline e scoscese, il minuscolo paese di Casalduni appare fuori dalle tradizionali vie di comunicazione nel territorio compreso tra Sannio Molise e Matese. Se non esistesse il Castello feudale che domina dall’alto, l’abitato sarebbe quasi impercettibile a causa della estrema suddivisione delle contrade, oltre venti su un’area di circa 23 chilometri quadrai che ospita appena 1300 abitanti. Eppure Casalduni può vantare un primato per l’abbondante numero di luoghi religiosi: tra chiese, eremi, cappelle, edicole, grotte e statue votive (moltissime scomparse, restano nei documenti e nei ruderi), se ne contano circa trenta. Un livello quasi inspiegabile considerato che i residenti hanno toccato al massimo le tremila anime, ma decenni e decenni fa. L’unica spiegazione logica sta nel fatto che il paese è caratterizzato dalla dispersione degli abitanti, un tempo tutti contadini salvo rare eccezioni. Tra queste figurava nel Settecento e parte dell’Ottocento una media di venticinque preti e religiosi, rapporto di uno a dieci, rispetto ai “civili”. Tutto ciò è stato portato in luce da un cultore di cose locali come Raffaele Muscaritolo. Messi in soffitta i ruoli precedenti – funzionario in un ente sanitario nonché impegno nel sindacato e nel Consiglio provinciale – si è dedicato per intero alle ricerche su Casalduni. Dopo aver indagato sulle origini della propria famiglia, Muscaritolo ha affrontato questo curioso aspetto.